Il leghista non digerisce il "blocco" 5S sul dl Sicurezza Bis e attacca il presidente della Camera. In campo pure la Trenta
Angelo Scarano - Gio, 11/07/2019 - (il Giornale.it)
Lo scontro nel governo si accende sempre di più. Ormai Lega e Cinque Stelle sono ai ferri corti.
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Alle tensioni sul nodo delle Autonomie si aggiungono anche quelle legate agli emendamenti presentati dalla Lega al dl Sicurezza Bis che riguardano Forze dell'ordine e vigili del fuoco. I grillini, con in testa il presidente della Camera, Fico, hanno sabotato gli emendamenti del Carroccio definendoli "poco attinenti" alle tematiche del decreto. Da qui il bollino dell'inamissibilità degli emendamenti. Da qui è scoppiata la bagarre tra i gialloverdi con la sospensione dei lavori in commissione che potrebbero riprendere domani alle 12. Salvini è sul piede di guerra e così con una diretta Facebook mette nel mirino i pentatsellati che hanno bloccato gli emendamenti del Carroccio: "Se c'è qualcosa che mi ha fatto incazzare oggi è che qualcuno sta cercando di bloccare gli emendamenti al decreto Sicurezza bis. Ora, il presidente della commissione è dei 5S, il presidente della Camera è dei 5 stelle".
Poi un avvertimento chiaro. "Se non rientrano questi emendamenti i lavori non riprendono", ha aggiunto, elencando numeri e titoli delle proposte di modifica in questione e pronunciando dopo ognuno la frase: "lo voglio". Il leader della Lega ha poi dato un ordine di scuderia ai suoi: non si torna in commissione senza giustizia per gli uomini della polizia, dei carabinieri e dei vigili del fuoco. A stretto giro è però arrivata la risposta di Fico che prova a difendersi rivendicando però la sua decisione di respingere gli emendamenti: "Sono e sarò sempre a fianco delle forze dell’ordine che fanno un lavoro encomiabile per garantire diritti, convivenza civile e sicurezza nelle nostre città. Qualcuno oggi dice che ho preso una decisione politica, quella di bloccare delle proposte a favore delle forze di polizia. Dice il falso e fa propaganda, o semplicemente ignora come funziona la Camera". Infine non cambia idea: "Solo poco fa ho ricevuto dei ricorsi, ma non riguardano interventi sulla Polizia di Stato perché quegli emendamenti sono già stati dichiarati ammissibili dai presidenti di commissione competenti questo pomeriggio. Ad ogni modo i ricorsi arrivati saranno esaminati alla luce del regolamento come ho sempre fatto in modo imparziale da quando sono presidente della Camera". Nella bagarre arrivano anche le parole della Trenta che suonano (anche queste) come un avvertimento chiaro: "Mi auguro non ci siano muri davanti alla nostra richiesta di stanziare 7 milioni di euro per gli straordinari dei nostri ragazzi di Strade Sicure presentata in un emendamento al decreto sicurezza bis". Insomma lo sconto tra Fico e Salvini potrebbe avere esiti imprevedibili. E il leader della Lega a chi gli chiede se si può andare avanti con i 5 Stelle ha risposto un sibillino: "Vedremo...".
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