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Matteo Salvini tira fuori il cartello da Bruno Vespa a Porta a Porta. Gli sbarchi che lui aveva quasi azzerato e che ora sono ripresi in grande stile.
I numeri parlano chiaro: gli arrivi sono “triplicati” da quando Salvini non è più al Viminale.
Renzi risponde in modo vago: “Mi dice dove sta scritto? Perché così lei non fa che aumentare le paure dei cittadini”. Beh, Renzi, sta scritto sui dati del tuo governo:
Ma poi delira di brutto: “Allora, parliamo di numero e fatti: Salvini racconta cose che sono palesemente false. Quello che mi divide profondamente da Salvini è il tema dell’immigrazione. Ma di cosa parliamo? Se il trend di settembre dovesse continuare, a fine anno avremmo trentamila persone: ma quale problema è in un Paese di 60 milioni di abitanti? Il problema non sono 30 mila persone che arrivano in un anno ma quelle 25 persone che delinquono e che vanno stangate”. Capito? Trentamila clandestini “non sono un problema”, lui era abituato a farne sbarcare quasi 200mila!
Immediata la replica di Salvini: “Numeri: morti e dispersi nel Mediterraneo più che dimezzati, quando c’era lei siamo arrivati a 5mila morti, 800 quando c’eravamo noi. Vi sistemate la coscienza, con il multirazziale, poi arriva Richard Gere. Mi tengo l’etichetta del brutto e cattivo – ribadisce Salvini -, ma penso di aver fatto un’opera cristiana. L’immigrazione bella è quella dei 5 milioni che hanno i documenti, non quella degli scafisti”.
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