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Di Davide Di Stefano -17 Settembre 2019
Roma, 17 set – Con la stessa determinazione con cui entrano nei porti italiani per far sbarcare gli immigrati, le Ong sono pronte ad entrare nelle nostre scuole. La Open Arms, la Ong spagnola tra le più schierate politicamente a sinistra, ha presentato un progetto “rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori e si terrà all’interno dell’istituto scolastico nel corso dell’anno 2019/2020″. Incontri di almeno 2/3 ore dove i ragazzi saranno educati “ai diritti umani e alle migrazioni per una cittadinanza consapevole, critica e attiva”.
La Open Arms una Ong molto politicizzata
Un vero e proprio indottrinamento, promosso da una organizzazione che si è caratterizzata per una forte contrapposizione con il governo italiano ai tempi della maggioranza gialloverde, con il governo spagnolo, con quello maltese, con strane convergenze con gli scafisti, che ha mentito sulle condizioni degli immigrati “salvati”, che ha spesso diffuso fake news nelle varie missioni condotte. Insomma si potrebbe stare ora a parlare della Open Arms e di tutte le iniziative politico-culturali portate avanti dall’indirizzo piuttosto chiaro, come la presentazione a bordo di una sua imbarcazione del libro di Roberto Saviano.
A lezione di “diritti umani”
Ecco, questa organizzazione dovrebbe avere accesso nelle scuole italiane, magari ricevere pure dei fondi per spiegare a degli adolescenti le questioni riguardanti la “riduzione delle libertà individuali e all’aumento del disagio sociale”, o dell'”aumento preoccupante di atteggiamenti di intolleranza e di discriminazione verso le minoranze e i soggetti più vulnerabili”. Non manca un vero e proprio spazio per la propaganda della Ong, visto che “durante uno degli incontri previsti” agli alunni verrà “presentata l’attività di Open Arms, il lavoro dei suoi volontari e volontarie e le attività svolte, ponendo questa realtà come un esempio concreto e tangibile di cambiamento sociale”.
Altre Ong e giornalisti di sinistra
Nei vari incontri, in cui si parlerà anche di disparità di genere e altri temi cari alla sinistra, interverranno anche altre Ong come Medici Senza Frontiere, Sea-Watch, SOS Mediterranée. Fondamentale poi il passaggio sull’utilizzo dei social network e sulle “fake news”, per capire “come vengono costruite e come possono essere smontate”. E chi aiuterà gli studenti a capire come contrastare le fake news (che sostanzialmente sono le informazioni che alle Ong non piacciono perché smontano la loro narrazione, come quelle che fornisce il Primato Nazionale)? Giornalisti di sinistra che spesso sono stati a bordo proprio delle imbarcazioni della Open Arms, come Annalisa Camilli de L’Internazionale, Francesca Mannocchi de L’Espresso e Nello Scavo di Avvenire. Proprio quel Nello Scavo sbugiardato dal Primato Nazinale dopo aver diffuso fake news sui “lager in Libia”.
L’esercitazione “pratica”
Dulcis in fundo una esercitazione pratica rivolta ai ragazzi che realizzeranno “una campagna sui diritti umani. I ragazzi e le ragazze verranno coinvolti in esercitazioni pratiche in cui mettere a frutto le cose apprese durante l’anno. L’idea è di farli lavorare sull’elaborazione di un video di campagna a sostegno dei diritti umani e dell’uguaglianza con i mezzi che padroneggiano e che più sono loro congeniali”. Sempre con l’aiuto dei giornalisti “schierati”. Un progetto che assomiglia tanto ad una operazione di propaganda o peggio indottrinamento. E su cui è necessario vigilare attentamente.
Davide Di Stefano
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