(il SECOLO d'Italia).
martedì 17 settembre 15:37 - di Romana Fabiani📷
Sfida alle stelle, è il titolo dal sapore marinettiano della 22esima edizione di Atreju, la maggiore kermesse della destra italiana che dal 1997 inuagura la stagione politica e detta temi dell’agenda sociale, economica e culturale. Stelle futuriste ma anche i Cinquestelle, la provocazione è chiara: «Quando abbiamo pensato a questo titolo – dice Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di presentazione della tre giorni – non era ancora nato il Conte bis, oggi quel titolo è ancora più attuale». Atreju 2019 aprirà i battenti a Roma, all’Isola Tiberina, venerdi 21 settembre e si concluderà con l’intervento della leader do Fratelli d’Italia domenica 23. Sottotitolo L’Italia che pensa in grande: è l’Italia orgogliosa, che vuole tornare grande, che non si arrende alla decrescita felice dei grillini e vuole riaffermare il suo ruolo strategico sul piano internazionale.
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Tanti gli ospiti al Villagio di Atreju: Matteo Salvini (venerdì alle 16) intervistato dal direttore del Corriere Luciano Fontana, introdotto dal capogruppo al Senato di Fdi Luca Ciriani, Antonio Tajani (sabato ore 13) protagonista del faccia a faccia con il vicedirettore dell’Huffington Post Alessandro De Angelis. Giovanni Toti è ospite del dibattito di venerdi alle 17 dal titolo La riforna degli italiani e l’Italia delle riforme con Fabio Rampelli, Graziano Delrio, il leghista Giancarlo Giorgetti, moderato dal direttore del Messaggero, Virman Cusenza. Introduce il dibatitto Emanuele Prisco. Conclude il dibattito Fabio Roscani, il presidente di Gioventù nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, che ha illustrato alla stampa il programma non politico della festa ispirato alla goliardia. Come da tradizione non mancheranno le provocazioni culturali, le mostre allegoriche, l’ironia nel racconto della politica.
«Vi vogliamo raccontare che Fratelli d’Italia può essere l’alternativa per questa nazione, l’alternativa a quella politica che non crede in nulla, che può essere riempita da qualsiasi contenuto, che un giorno sta al governo con la destra e un giorno con la sinistra», dice Giorgia Meloni assicurando che questa edizione «superrà tutte le precedenti». La kermesse nel cuore della Città Eterna sarà inaugurata dal ditattito Le radici della nostra politica con il presidente della Fondazione Alleanza nazionale, Giuseppe Valentino (con Rachele Mussolini, Fabrizio Ghera, Chiara Colosimo, Andrea De Priamo, Massimo Milani, Marco Silvestroni). Attualità, politica estera e denunce sociali. «Sabato mattina parleremo di Bibbiano, ci saranno testimonianze come quella di un papà, con Antonio Margini, che ha una vicenda incredibile, con cui io ho parlato quando sono andata a Bibbiano», dice ancora la leader di FdI per non spegnere i riflettori sulla vicenda degli affidi e lo scandalo del business sulla pelle dei minori. Al dibattito Angeli e demoni. Testimonianze dall’inferno di Bibibano e del Forteto, moderato dal direttore del Tempo Franco Bechis, parteciperanno Mario Giordano, Alessandro Meluzzi, Antonio Guidi, Jacopo Marzetti, Maria Teresa Bellucci, Deborah Guillot. Introduce il convegno Alberto Balboni. Economia, tasse, legge di bilancio saranno al centro del confronto dal titolo “‘Italia che pensa in grande”, sabato alle 17, con Boccia, Sangalli e Prandini, leader di Confindustria, Confcommercio e Confartigianato, Giansanti, Agnelli, Casasco. A fare gli onori di casa Guido Crosetto e Adolfo Urso.
Uno dei momenti clou sarà la partecipazione ad Atreju del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte prevista per sabato mattina alle 11.30. «Noi lo avevamo invitato quando era a capo del precedente governo», dice ironica, «il giudizio sul premier come sapere è negataivo, ma rispetto il fatto che abbia accettato di venire a confrontarsi». Sarà il benvenuto ma anche adeguatamente pressato, come nelle edizioni precedenti è capitato ad altri avversari politici (da Bertinotti a Minniti). Un’altra chicca della festa nazionale è la preseza del presidente ungherese Viktor Orban, sabato alle 15.30. «Farà uno speech e poi una intervista con il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano». Una notizia di cui la Meloni va particolarmente fiera «e che sono riuscita a tenere riservata». Si tratta di um protagonista politico importante per Fratelli d’Italia per sugellare la condivisione di «molte sfide all’interno dell’Unione europea. È la prima volta che un capo di stato straniero viene ad Atreju». E ancora una scelta di campo sul terreno della difesa dell’ambiente. «Sarà una edizione plastic free quella di Atreju, e concluderemo con una esibizione di paracadutismo sportivo, con una enorme bandiera italiana da 180 metri».
Non mancheranno mostre (“Oltre duemila anni di storia”, “A Fiume la poesia si fa storia. A 100 anni dall’impresa”, “I pianeti dove non vorremmo mai sbarcare”, “Tra il dire e il mare c’è di mezzo il mare” e “Scatti d’orgoglio“), presentazioni editoriali (“Siria, i siriani in guerra” di Fulvio Scaglione, “Poema di Fiume” di Filippo Tommaso Marinetti, “La rivoluzione sovranista” di Marco Gervasoni, “Il gesto di Almirante e Berlinguer” di Antonio Padellaro, “Utero in affitto. La fabbricazione di bambini, la nuova forma di schiavismo”, “Primo rapporto sull’islamizzazione d’Europa” a cura della Fondazione Farefuturo). Infine una critica goliardica al Franco CfA con il quale Parigi mantiene il suo dominio nelle sue ex colonie africane, la moneta ufficiale di Atreju sarà “Franco Califano”, l’unico vero franco “che piace agli italiani”.
Apre le giornate di sabato e domenica “Bugiando” la rassegna stampa curata da Francesco Storace, direttore del Secolo, che a partire dalle ore 9.30 commenterà le notizie del giorno altenandosi con esponenti di Fratelli d’Italia.
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