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La prima stangata di Conte è su merendine e voli aerei

Il premier definisce «praticabile» l'idea di un prelievo «etico» su snack, bibite zuccherate e biglietti aerei

Fabrizio De Feo - Dom, 22/09/2019 - (il Giornale.it)

I primi assaggi della manovra lasciano presagire un pasto fiscale pesante e indigesto per i contribuenti italiani e un autunno di tasse e balzelli.

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Giuseppe Conte arriva alla Festa di Atreju sull'Isola Tiberina in compagnia del figlio («Oggi è il mio turno, sono il papà, dove lo lascio?») e incassa il plauso di Giorgia Meloni che accogliendolo gli dà atto di essere stato coraggioso nell'accettare l'invito a confrontarsi con una platea fisiologicamente ostile. Lo stesso premier al suo arrivo scherza: «Giorgia, dì la verità, pensavi non venissi, vero?».

Esauriti i convenevoli di un incontro che si sviluppa in un clima molto civile e all'insegna di un reciproco rispetto - grazie anche all'attenzione che tutti i dirigenti di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli in testa, mettono affinché nessuno esageri nelle contestazioni - Bruno Vespa incalza il presidente del Consiglio sui temi economici. L'urgenza è quella di una Finanziaria che possa metterci al riparo dalle clausole di salvaguardia e dall'aumento dell'Iva. «Le scadenze ci impongono di partire a razzo per trovare la quadra dei conti», dice Conte. «Il vero risultato sarà evitare l'incremento dell'Iva. Un suo aumento potrebbe comprimere ulteriormente la domanda interna. Nella manovra potremo solo dare dei primi significativi assaggi del progetto politico. Ho preteso, ad esempio, asili nido gratuiti per famiglie con redditi medi e bassi. Ci sarà molto da fare nell'immediato, anche se un progetto riformatore ha bisogno di un arco temporale di almeno 2 o 3 anni».

Una prima trovata è quella messa in campo dal ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che ha proposto di tassare le merendine, le bibite gassate e i biglietti aerei (di un euro quelli nazionali, di un euro e 50 quelli internazionali) per finanziare la scuola. Una sortita non isolata visto che il governo potrebbe prenderla seriamente in considerazione. «Mi pare praticabile», dice Conte rispondendo alla domanda di Vespa sulla proposta. Interventi dal sapore più o meno originale (i biglietti aerei sono già molto tassati come ricorda il Codacons), ma che difficilmente basteranno a riempire le casse dello Stato e saranno inevitabilmente accompagnati da altre misure fiscali. Con Matteo Salvini che subito lancia la sua stoccata: «Quando c'è da tassare a sinistra si eccitano e superano i confini del ridicolo. Questi sono senza speranza».

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