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Di Lorenzo Zuppini -26 Agosto 2019
Roma, 26 ago – Zingaretti e Di Maio sono ancora ai preliminari, col Renzi che li spia morbosamente dal buco della serratura, che già si serrano le fila dei talebani dell’accoglienza. Il governo Conte, con Salvini al Viminale, è tuttora in carica sebbene si possa occupare degli affari ordinari, ma nonostante ciò si è rimessa in moto la macchina dell’immigrazione selvaggia coi bandi di gara per l’accoglienza dei clandestini. Ad avviare le danze è la città di Lodi, la cui prefettura ha pubblicato un bando per l’accoglienza, tra città e hinterland, di 800 immigrati, il cui costo cadauno si ottiene sommando 23 euri al giorno ai 2,50 euri di pocket money e ai 5 euri di ricarica telefonica. Il costo previsto per il primo trimestre è pari a un milione e 656 mila euri, come riportato dal Giornale di oggi.
Milioni di euro per la “nuova” accoglienza
A Padova, invece, il progetto riguarda l’accoglienza nelle abitazioni private, e sono stati messi a disposizione 20 milioni di euro per chi volesse dare la propria disponibilità. Nel Sud del reddito di cittadinanza e delle città desertificate come Riace, che Mimmo Lucano voleva rinfoltire a suon di clandestini africani, hanno ripreso vita i progetti dell’accoglienza di massa. A Cosenza sono stati messi a disposizione 28 milioni di euro per ospitare trecento immigrati entro il 2021, e pure a Catanzaro stanno muovendosi per ripristinare il loro concetto di “ordine”. La Sicilia non sarà da meno. A Enna è stata aperta la gara per l’affidamento del centro d’accoglienza provinciale che ospiterà 550 immigrati per un costo complessivo previsto pari a 15 milioni di euro. Nella Palermo del “restiamoumanista” Leoluca Orlando si preparano i festeggiamenti per l’accoglienza di altri 1800 immigrati, per un costo biennale pari a 30 milioni.
Un governo contro la volontà del popolo
Se tutto ciò corrispondesse alla richiesta del paese, ossia della maggioranza degli italiani, sebbene a denti stretti dovremmo alzare le mani e lasciare che la democrazia facesse il suo corso. Ma il punto è che nella realtà questo esempio è letteralmente ribaltato. Al netto dei sondaggi maleodoranti che raccontano un Paese che non esiste, oggi la coalizione di destra si avvicina al 50% dei consensi, se non oltre, ed è presumibile che con una campagna elettorale di mezzo tale percentuale potrebbe aumentare dell’altro. Queste cifre non tengono conto di chi, pur votano Pd e vicini vari, si dice contrario all’accoglienza indiscriminata di clandestini giunti qui grazie al lavoro di mafie intercontinentali e associazioni private, ritenendo barbaro e non intelligente trasportare masse di disgraziati che si sommeranno a quelli già presenti in Italia e in Europa.
Insomma, sul tema dell’immigrazione vi è un bipolarismo che vede prevalere nettamente le giuste ragioni di chi è contrario. E, seppur sia tecnicamente corretto che il governo si formi in parlamento, è indecente che coloro che da un anno e mezzo escono sconfitti da ogni elezioni riescano, tramite un accordo segreto, a ribaltare quanto espresso dagli italiani creando una melassa governista che ha il solo e dichiarato fine di non sparire. E di non dare la possibilità agli italiani di ribadire con ancor più forza il proprio pensiero. La signora Boschi lo ha detto a voce senza lasciar spazio a dubbi: stanno accettando di allearsi coi grillini per evitare che la destra divenga formalmente una forza di governo inattaccabile, poiché secondo loro Salvini e gli altri non sono degni di governare l’Italia. Il dramma è che sono i cittadini italiani a richiedere un governo opposto a quelle di Conte bis premier, chef Rubio alla difesa, Di Maio all’economia, Zerocalcare alla cultura e la Cirinnà alla famiglia. Ma rimane nel loro dna il disprezzo del popolino che persiste a non volersi allineare alla loro follia. E se non dovessimo piegarci ai loro desideri e alle loro manie vi sarebbero metodi brutali per annichilirci.
Annichilire il popolo
L’Huffington Post ha pubblicato il 16 agosto un articolo di Maddalena Marini, ricercatrice dell’Istituto Italiano di Tecnologia dal titolo eloquente “La stimolazione cerebrale non invasiva contro pregiudizi e stereotipi sociali”. Sentite qua. “Nel corso degli ultimi decenni, la globalizzazione ha portato a un’intensificazione degli scambi internazionali”, ma “ha portato a riproduzioni e scontri a livello sociale dovuti allo scambio culturale tra civiltà diverse”. La signora continua scrivendo che la nostra barbara mente è rimasta ferma a quando la società era organizzata in piccoli gruppi formati da persone uguali, e difatti oggi noi preferiamo ancora stare a contatto con chi consideriamo simile. Il finale è da urlo: “L’idea che sto portando avanti presso l’Istituto Italiano di Tecnologia è che questi stereotipi siano così instillati nella nostra mente che l’unico modo per cambiarli sia modificare i meccanismi biologici del cervello responsabili della generazione e controllo di tali stereotipi. In particolare, i miei studi sono volti all’utilizzo di una procedura, chiamata stimolazione cerebrale non invasiva. Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle procedure considerate sicure che permettono, inducendo delle piccole correnti elettriche o magnetiche, di modulare i meccanismi attraverso i quali il cervello regola il nostro comportamento”. Niente di assurdo, niente di segreto, siamo alla creazione di nuovi protocolli per modificare la massa di persone ritenute disturbate, ossia coloro che ancora oggi si permettono di amare la propria Patria.
Lorenzo Zuppini
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