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Di Eugenio Palazzini -19 Settembre 2019
Roma, 19 set – “Sono sempre stato contrario ad un governo con il PD. Non è un segreto. Ho sempre reputato il PD il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso”. A scriverlo, in un lungo post su Facebook, è Alessandro Di Battista. Ufficialmente in disparte e fuori dai giochi politici, l’ortodosso grillino della prima ora torna così a dire la sua e lo fa col solito tono infuocato. “Il PD è un partito “globalista”, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile (paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato) delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani”, scrive il Dibba.
“Il Pd è il partito più ipocrita d’Europa”
Dunque, viene da chiedersi, per quale motivo il M5S ha ignorato tutto questo e ci ha formato il governo? Non ricordiamo tra l’altro una ferma presa di posizione dell’ex parlamentare pentastellato contro il Pd durante la trattativa poi passata al vaglio della piattaforma Rousseau. Eppure oggi Di Battista rivendica la sua storica contrarietà: “In uno dei primi interventi che feci in Parlamento dissi: ‘il malaffare ha rovinato questo Paese ma è l’ipocrisia che uccide la speranza’. Ecco io reputo il PD il partito più ipocrita d’Europa”. Il Dibba tira le orecchie a Conte: “Leggo anche (ma sono sempre le solite fonti di palazzo Chigi che non si sa mai se siano vere) che il Premier sia rimasto allibito per la scelta di Renzi e che abbia pronunciato questa frase: ‘Me lo doveva dire prima, Renzi vuole solo potere e nomine’. Buongiorno Presidente!!!”.
“Franceschini vuole fare il Presidente della Repubblica”
Poi Di Battista decide di passare ai consigli, accorgendosi che “ad ogni modo il Governo c’è” e rivolgendosi “ai miei ex-colleghi, ai quali voglio bene anche quando non sono d’accordo con loro”. Per l’esattezza il Dibba tira fuori 8 dritte per i parlamentari M5S, che vertono tutte su una premessa: “Non vi fidate”, in particolare proprio del Pd. Perché l’alleato di governo anche se ora è “derenzizzato, Renzi ci ha lasciato dentro decine di ‘pali’” e perché “Franceschini vuole fare il Presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare”. Che gli ex colleghi non si fidino neppure “dell’Europa (e sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista)” perché “in cambio di un po’ di flessibilità in più chiederanno all’Italia le ultime chiavi di casa rimaste”.
Infine che non provino a fidarsi neppure dei “nuovi ambientalisti”, perché “costoro sono i più sporchi, sono quelli che reputano il rispetto dell’ambiente solo uno spazio politico da occupare o che vorrebbero far pagare la lotta all’inquinamento ai poveracci e non a chi inquina davvero”. Insomma Di Battista non si fida di nessuno, soprattutto del partito con cui il suo partito governa. E dunque “da fuori farò le mie battaglie. Lo dico fin da subito”.
Eugenio Palazzini
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