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Cardinale denuncia l’"ondata progressista" penetrata nella Chiesa

Il prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede Gerhard Müller ha proposto una revisione in senso cattolico del documento preparatorio del sinodo pan-amazzonico ed ha sottolineato le contraddizioni della Chiesa tedesca

Matteo Orlando - Sab, 06/07/2019 - 16:38 (il Giornale.it).

Il Cardinale Gerhard Müller ha affermato che il Cristianesimo occidentale sta attraversando una crisi di fede e di leadership spirituale ed ha attaccato il documento preparatorio del Sinodo pan-amazzonico, chiedendone una revisione in senso cattolico.

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Come riporta il celebre vaticanista americano Edward Pentin per conto del National Catholic Register (giornale di proprietà dell'Eternal Word Television Network, la catena fondata dalla popolarissima clarissa italo-americana Madre Maria Angelica dell'Annunciazione, al secolo Rita Antonietta Rizzo, scomparsa tre anni fa), il Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede ha spiegato che il documento di lavoro sul Sinodo dei Vescovi per la regione pan-amazzonica (che si terrà in Vaticano dal 6 al 27 ottobre 2019) "non è un atto del magistero della Chiesa" e, proprio per questo, secondo il porporato tedesco, "tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni sulla qualità della preparazione di questo documento".

Da esperto teologo Gerhard Müller ha detto tranchant che non riscontra "un grande orizzonte teologico alle spalle" del contestatissimo testo ("dietro questo documento non ci sono grandi teologi") ed ha sottolineato che è stato scritto principalmente "da un gruppo di discendenti tedeschi e non da persone che vivono lì" ed ha "una prospettiva molto europea", mostrando una "proiezione del pensiero teologico europeo sulla popolazione della regione amazzonica", con idee vecchie di 30 anni.

Non risparmiando critiche al documento, il cardinale tedesco ha detto che non tutte le idee ivi espresse "concordano con gli elementi di base della teologia cattolica" ed ha proposto di correggere questo testo in un senso "più cattolico". Poi ha lanciato la stoccata avverso quelle Chiese, a partire da quelle tedesche, che stanno sprofondando nell’"ondata progressista".

"Non possiamo convertire il cristianesimo, la Chiesa, ad essere una Ong solo per uno sviluppo mondano, così che lo sviluppo immanente diventi il centro della nostra fede. La nostra fede è in relazione con il Dio trino e personale", ha detto Müller. "La Chiesa cattolica sta andando giù in Germania. Guardate i risultati. I dirigenti della Chiesa tedesca non sono consapevoli dei problemi reali nella Chiesa di oggi e parlano di moralità sessuale, celibato e donne sacerdote. Ma non parlano di Dio, di Gesù Cristo, della grazia, dei sacramenti e della fede, della speranza e dell'amore, delle virtù teologali e della responsabilità dei cristiani e della Chiesa per lo sviluppo della società".

Il cardinale-diacono di Sant'Agnese in Agone ha amaramente rilevato che non si spiega come mai "non siamo in grado di promuovere il Vangelo per le persone in Germania e in altre parti d'Europa, come il Belgio e l'Olanda" e poi lo si pretende di fare in Amazzonia. Il porporato teutonico, dopo aver sottolineato che dietro al documento c'è un approccio ideologico alle domande proposte, ha parlato di celibato sacerdotale. Vari commentatori e altri porporati hanno, infatti, sollevato l’ipotesi che il sinodo sull’Amazzonia sia un cavallo di Troia per introdurre la possibilità di ordinare al sacerdozio cattolico uomini sposati dell’Amazzonia, indebolendo il celibato ecclesiastico universalmente.

"Accettiamo i preti sposati nelle Chiese orientali dove c'è questa tradizione, ma la Chiesa latina continuerà con il celibato nel sacerdozio in questo modo. Penso che questa non sia la grande soluzione che ci aspettiamo, e che risolverà tutti i problemi, perché la crisi nel Cristianesimo nel mondo occidentale non ha nulla a che fare con il celibato del sacerdozio e dei voti religiosi. È una crisi di fede e anche di leadership spirituale", ha dichiarato il Cardinale Müller.

Riferendosi al "percorso sinodale" proposto dal cardinale Reinhard Marx in Germania (che per Müller non ha "basi bibliche"), percorso che, secondo molti osservatori di cose vaticane, servirà ad introdurre dopo il sinodo pan amazzonico il sacerdozio per gli sposati anche in Germania, il cardinale Müller ha detto di riscontrare una connessione tra i due eventi ed ha attaccato i suoi confratelli vescovi tedeschi dicendo che si sono occupati della vicenda degli abusi sessuali accaduti in Germania "in modo assolutamente sbagliato. Non sono stati in grado di vedere le vere cause e le ragioni di questa crisi e adesso parlano continuamente di altre cose che non hanno nulla a che fare con ciò".

Il cardinale Müller ha attaccato anche i cristiani protestanti e la loro morale mondana spiegando che i cattolici non hanno ancora imparato nulla dal declino del protestantesimo in Europa. Rilevando che la loro condizione non è migliorata nonostante i pastori siano sposati, ha sottolineato che i protestanti sono arrivati alla accettazione del ‘matrimonio’ omosessuale e la loro situazione in Europa"è peggiore che nella Chiesa cattolica". Per superare la crisi profonda della fede non si può fraintendere la missione apostolica dei vescovi, ha spiegato Müller: "non sono leader politici".

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