SCANDALO BIBBIANO SI ALLARGA, GRANDE RETATA IN VISTA: ECCO PERCHÉ VOGLIONO ANDARE AL GOVERNO, PER INSABBIARE
Si allarga ancora lo scandalo dei bambini ‘rubati’ a Bibbiano. E dilaga in altre zone dell’Emilia rossa.
Secondo fonti investigative qualificate sarebbero stati scoperti altri – numerosi – affidamenti considerati inventati e il perimetro dei 29 indagati iniziali si starebbe notevolmente allargando, tirando dentro ulteriori figure professionali (assistenti sociali, educatori, psicoterapeuti) legate al Servizio sociale dell’Unione della Val d’Enza e all’Ausl reggiana.
Per gli inquirenti si tratta di affidamenti illeciti di bambini– a scopo di lucro – strappati alle loro famiglie. Ma dietro tutto questo c’è, ovviamente, l’ideologia gender: prendere i bambini dalle famiglie normali e darli ai gay. Metodo Cirinnà.
Intanto “trapela” che l’inizio d’autunno potrebbe coincidere con la richiesta di giudizio immediato per quegli indagati (sono 17) raggiunti da una misura cautelare. Le basi? Prove raccolte e interrogatori.
L’assistente sociale Cinzia Magnarelli – ha aperto uno squarcio dall’interno del sistema degli affidi, confermando di aver falsificato delle relazioni per calcare la mano e far disporre così dal Tribunale per i minorenni il collocamento a terzi dei bimbi, considerati vittime di abusi.
’assistente sociale punta il dito direttamente contro la dirigente dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza – Federica Anghinolfi, l’ideologa degli affidi gender, grande frequentatrice di feste Pd e convocata dal Pd in Parlamento a parlare della sua ‘esperienza’ con i bambini – e contro il metodo creato sotto la sua egida.
Un approccio definito «integralista» seppur in casi oggettivamente complessi o di disagio, basato su condizionamenti dei minori quando si accendeva la spia su possibili abusi. È dall’estate 2018 che gli accertamenti hanno preso corpo.
E le ipotesi di reato sono a dir poco pesanti, perché le persone finite nel registro degli indagati sono, a vario titolo, accusate di frode, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, falso, violenza privata, tentata estorsione, peculato.
Anche lesioni gravissime, perché alcune vittime (ora adolescenti) manifestano segni di disagio. All’esplosione dell’inchiesta – con relative misure cautelari disposte dal gip Luca Ramponi – sono stati argomentati dagli investigatori sette casi di bambini “manipolati”, ma si tratterebbe di “numeri” in terribile rialzo ad un mese e mezzo dal clamoroso arrivo dei carabinieri in municipio a Bibbiano.
Ecco perché vogliono andare al governo, il Partito Di Bibbiano vuole insabbiare tutto, prima che sia troppo tardi. Prima che altri sindaci finiscano nella rete?
E’ con questi, Di Maio, con – ti citiamo – “i ladri di bambini”, che vuoi andare al governo?
Intanto, ecco le motivazioni del tribunale del riesame di Bologna che ha revocato gli arresti domiciliari di Foti ma imposto l’obbligo di residenza.
Foti agiva per una “commistione di motivi ideologici o professionali e soprattutto economici”. La sua tecnica “invasiva e suggestiva” era applicata alla “trattazione di questioni delicatissime” riguardanti bambini. Foti “non risulta in modo certo dotato delle competenze professionali e scientifiche necessarie”. La Hansel e Gretel svolgeva le sue attività in una struttura pubblica di Bibbiano “senza alcuna procedura”.
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