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Milano, egiziano compra moglie. Ma i connazionali lo truffano

Milano, 13 lug – (il Primato Nazionale).

Breve storia triste di “integrazione”, “diritti” e delinquenza straniera a Milano, capitale di un po’ di tutte queste cose. E’ la storia di un egiziano residente nel capoluogo lombardo, il quale a un certo punto, per ragioni di necessità e opportunità sociale nel contesto in cui è inserito, decide di “prendere moglie”. Diciamo così non per nostalgia di lessico desueto, ma perché è proprio il caso. Il nordafricano vuole letteralmente comprare una sposa, una prassi non così strana in un certo mondo. C’è gente che si occupa di questo tipo di mercato. Così l’uomo viene avvicinato da due connazionali che gli propongono un “buon esemplare” di giovane donna da mettersi in casa al prezzo, decisamente interessante, di 2mila euro.

La truffa: niente sposa e niente soldi

Una cifra che lo straniero versa un po’ alla volta ai venditori/intermediari, ottenendo così il diritto a incontrare la sua promessa sposa in offerta. L’appuntamento coi tre è in via Farini, zona ad alta concentrazione di immigrati. Ma, amara sorpresa, la donna non c’è, probabilmente non c’è mai stata. Insomma, un pacco, una sòla o come diavolo si dirà in arabo. Fatto sta che l’incauto egiziano ha visto svanire in un attimo il suo sogno coniugale, insieme ai suoi 2mila euro. Sul posto scoppia il finimondo: la vittima del raggiro cerca di aggredire i malandrini che se la danno a gambe facendo perdere le proprie tracce. Interviene la polizia che raccoglie la denuncia dell’egiziano deluso e la sua triste storia.

Alle cronache resta uno spaccato piuttosto curioso sulle abitudini delle comunità straniere nelle nostre città, sulla concezione della donna, sulla parità di genere e su tante altre cosette che stanno a cuore a quelli che restano “umani” e stanno “con Carola”. Se non ci fosse in ballo il destino dell’Italia ci sarebbe da ridere parecchio.

Fabio Pasini


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